Le sfilate di Gucci: oltre le critiche ecco le 13 tendenze che lancerà il prossimo anno
Gucci sfilata: sono in tanti a criticarla, eppure stupisce ogni anno di più e detta legge nel panorama internazionale moda. Ecco tutte le nuove previsioni per il 2017-18.
Un’altra collezione apparentemente bizzara quella di Gucci. La prima unificata uomo e donna che anticipa le tendenze per l’Autunno Inverno 2017/18 (ecco perché le uscite in passerella sono state ben 120).
Gucci sfilata: cosa stupisce
Con l’arrivo di Alessandro Michele, i miei occhi e la mia testa si sono dovuti abituare alla sua innovazione.
All’inizio anche io sono inorridita alla vista delle ballerine da uomo in passerella. Ma sono stata superficiale: avrei dovuto guardare oltre, con lungimiranza.
Poi i dati hanno parlato chiaro: Gucci, grazie ad Alessandro Michele fattura sempre di più e, cosa visibile agli occhi di tutti, sempre più brand si ispirano sfacciatamente al suo stile.
Gucci sembra regnare sovrano da qualche anno a questa parte, dettando completamente la moda. Una specie di miracolo.
E allora vediamo insieme i dettagli che hanno fatto la differenza, che contribuiscono a identificare sempre meglio il marchio rinnovato e che vedrete – sono sicura – il prossimo anno un po’ ovunque, da Zara prima di tutti.
L’UOMO NON FA TESTO
L’uomo e i modelli in generale sembravano personaggi caratteristici usciti fuori da un film anni ’70. Tutti (o quasi) un po’ disadattati, un po’ incompresi, estremamente bizzarri, ma senza ombra di dubbio pieni di personalità. È chiaro che la tutina in lurex bucata non verrà acquistata quasi da nessuno, ma fa scena, fa parlare.
E sui social è sempre l’uomo a suscitare grande polemica. Si assiste a una dicotomia di pensiero: chi osanna Alessandro e lo adora come un Dio, chi inorridisce, gli dà del pazzo incapace e compiange Frida. Va tutto bene. Probabilmente si accorgerà, o forse no, che l’anno prossimo comprerà un capo nel negozio X di pronto moda ispirato a Gucci, ma faticherà a fare le dovute connessioni. O forse sì.
Ma bando alle ciance, tentando di prevedere, il prossimo Inverno andranno di moda:
Gli anni ’70
La collezione è stata creata immaginando un eden, un giardino abitato da strani animali che evocano epoche passate. Senza dubbio vuole tornare agli anni ’70 con tutti quei pantaloni a zampa d’elefante.
Alessandro lo dice a gran voce: “Il futuro è adesso ieri.
Il Giappone
Il septum tribale al naso
L’abito lungo a stampa floreale, i fiocchi al collo e i colletti
Gli occhiali da vista (anche se ci vedi bene) e le scarpe con la punta quadrata
La tigre (declassata quella di Kenzo)
La stampa tappezzeria
Le fasce in testa
La clutch legata al bracciale/collare
Gli anelli insetto
Vi lascio ai vestiti che fanno sognare, quelli che mettono d’accordo tutti.
Non rimane che aspettare l’inverno prossimo per verificare.
Ma a voi, dite la verità, è piaciuta?