Influencer italiani moda: il termine blogger è ormai superato.
Sono, siamo influencer.
Non importa poi tanto il numero di followers, è sufficiente che sia una nicchia, che il nostro settore sia circostanziato e abbracci una community di appassionati. Nel mio caso MODA.
È difficile spiegare a tutti, aziende in primis, che la prima cosa da guardare (so che è la più facile) non sono i numeri, ma la qualità dei contenuti e l’interazione reale di persone reale.
A volte ci scoraggiamo tutti: aziende, influencer, blogger, aspiranti influencer, digital pr che non riescono a capire
- chi è finto
- chi è vero
- chi è disperato
- chi ha talento
- chi ha qualcosa da dire
- chi ha stile
- chi ha personalità
- chi è professionale
- chi è buono
- chi cattivo
- chi è infelice
- chi è sconfitto
- chi è appassionato
- chi non molla
- chi ha ceduto
Chi.
Chi siamo?
Siamo sempre di più.
E forse avremmo bisogno di regole e regolamentazioni, o solo di etica personale, di coraggio, di intraprendenza maggiore, di umiltà, di perseveranza.
Di pazienza.
La pazienza di aspettare che i follower ti raggiungano spontaneamente, ti scoprano, si affezionino.
Non può essere un processo breve questo, a meno che tu non vada in qualche programma televisivo.
Influencer italiani moda: ci trovi a Roma al fashion blogger meeting
A volte ci riuniamo, capiamo che l’unione fa la forza. Che bisogna amarsi e non farsi la guerra. Che bisogna imparare dai più forti e allearsi (un po’ come ha fatto J Ax con Fedez).

In foto da sin. Fabrizia Spinelli, Nadia La Bella, Martina Corradetti, io e Francesca Romana Capizzi
In foto vedete 5 blogger romane, 5 influencer moda. Storiche potrei dire. La più piccola ha 26 anni, la più grande oltre 50, ma vi sfido a indovinare quale età appartiene a chi. E chi se ne importa poi? Ci sentiamo senza età.
Siamo tutte mamme, imprenditrici, appassionate di moda. Siamo e ci sentiamo libere di esprimerci senza regole, senza sentire il peso dei pregiudizi. Senza paura.
Ci confrontiamo, ci supportiamo, ci incoraggiamo. Lavoriamo. Creiamo lavoro. Quello dei nostri sogni. Ci ricordiamo sempre da dove siamo partite e ricordiamo con il sorriso tutti i dubbi iniziali delle persone a noi care. Siamo The Fashion Mob.
Ma questi influencer italiani moda da dove sono partiti? Come si fa oggi a diventare un influencer?
Ci prova il Fashion Blogger Meeting, primo evento nazionale dedicato alla figura della fashion blogger. All’evento il compito di raccontare l’evoluzione di questa figura nel tempo.
- Come siamo nate?
- Cosa dobbiamo fare per rimanere al passo con i tempi?
- Quali social muoiono e quali diventano protagonisti?
- Come guadagniamo?
- Cosa ci inventiamo per farlo?
Vi assicuro, storie interessanti, quasi magiche.
La storia delle talentuosa Eleonora Petrella che dal blog adesso è passata a curare particolarmente il canale Youtube riscuotendo un enorme successo, quella della più che nota influencer Giulia Gaudino, la mia (che modero anche l’evento) e quella della instagrammer Parisien in Rome.
Vi aspettiamo a braccia e cuore aperto.
nadia la bella
bellissimo articolo Ida, e W la complicità tra donne! 🙂
Bruna Picchi
In bocca al lupo a tutte!
Raffaella
Articolo super…belle, determinate e super fashion!
francesca romana capizzi
Ida che dirti, io ti ammiro molto, studi, ti documenti, sei brava.
E condivido con te il fatto che ci vorrebbe anche più pazienza. L’engagement, quello vero, ci mette tempo a costruirsi!
fra
bellissimo.. mi ritrovo un sacco
Alex
In bocca al lupo a tutte! Siete davvero top!
Alessandra
Bellissimo articolo, deve essere stato un bellissimo incontro e sopratutto esaustivo
Alessandra
Annalisa
Donne! Tutto racchiuso in questa parola! E comunque: sei la ragazza con l abito lungo? È meraviglioso e tu sei fighissima!
Myriam
Io continuo a definirmi blogger. L’etichetta di influencer proprio non mi piace!
Marina
Bellissimo post e viva la collaborazione tra donne! In bocca al lupo per la vostra avventura
Eleonora
Che peccato non essere più in Italia per eventi come questo! 🙂 Girl (blogger) power!
Federica
Mi piace l’idea che avete unito le forse e avete fatto gruppo! 🙂 🙂 peccato non poter venire al meeting! Bacii
Federica
Mi piace l’idea che avete fatto gruppo e che siete molto affiatate! 🙂 🙂 peccato che non posso venire al meeting! Baciii
Francecsa
“Il bello delle donne”… Complimenti
Ida
grazie cara 🙂
Donatella - Discovering Trend
E’ un peccato non aver visto l’evento prima, perchè mi sarebbe piaciuto stare lì ad ascoltare tutte le vostre storie e consigli!
Sarà sicuramente per la prossima volta! :))
Kiki Tales
Avrei tanto voluto partecipare, ma la lontananza me lo vieta! A quando uno a Milano?
Ida
mi sa molto presto!
IlmondodiChri
un articolo molto interessante!!
Veronica
Che bella compagnia! Mi piace che tu abbia fatto chiarezza su un termine strausato di cui molti non conoscono il senso.
Paola Agostini
Finalmente qualcuno che crea sinergie invece di ostacolare gli altri!
Frederick Zelda Fitzgerald
In bocca al lupo Ida!
Miacielo
visto che si fa il punto della situazione, vorrei dire la mia
vedo che molte di voi si sono spostate su Instagram e non postano più se non articoli meramente pubblicitari e questo è davvero un peccato
le foto volanti su Instagram o le stories (il più delle volte non-sense) non credo che abbiano lo stesso fascino e la stessa completezza di un bel post scritto come si deve e corredato da tante belle foto, come si faceva “una volta”
senza contare che ogni sito può migliorare l’esperienza con le grafiche accattivanti e le funzionalità evolute che offrono i template aggiornati, offrendo un’esperienza a 360 gradi per l’utente
oggi ormai sono rimasti solo i magazine ad offrire questo genere di esperienza, le blogger o meglio influencer o peggio le instagrammer puntano esclusivamente sui social, non credi che sarebbe importante fare invece un passo indietro, rivalutando l’esperienza dei siti personalizzati?
Ida
ciao cara, mi fa molto piacere leggere le tue parole. Io non posso che condividere quello che dici da amante della scrittura. Ne ho parlato anche all’evento: non sai da blogger “pura” quanto mi è dispiaciuto vedere che per rimanere “competitiva” avrei dovuto spostarmi su Instagram. Inizialmente ho deciso di ignorare Instagram, credevo non facesse per me, poi – quando ho visto che le aziende mi chiedevano dati relativi solo al mio account IG – ho dovuto per forza mettermi a lavorare su questo nuovo social per alimentarlo. Credo, però, di non aver abbandonato il mio blog e, nel mio caso, di non usarlo solo per mera pubblicità, anzi: gli dedico i miei pensieri più intimi, come uno degli ultimi post su “cosa ho imparato con i capelli rosa”, magari dagli un’occhiata. Mi fa piacere se mi dici che ne pensi… non c’è nessuna pubblicità 🙂
In generale credo che chi usava i blog per pubblicare solo i suoi outfit abbia fatto bene a spostarsi su instagram: è più comodo, ma chi lo usava per scrivere credo che continui a usarlo. Se hai la passione vera per la scrittura, non puoi smettere.
Ho scritto quello che penso in merito un po’ di tempo fa qua https://diventareblogger.it/2016/06/03/fashion-blogger-non-hanno-futuro/
Miacielo
ciao, trovo solo adesso il tempo per rispondere, la mia opinione è che i social dovrebbero essere una scelta e non un’imposizione,partendo da questo presupposto penso che tutti, aziende e influencer\blogger, dovrebbero iniziare a porsi delle domande
Pompeo Pipoli
Ciao, per quanto l’articolo possa sembrare interessante, anch’io ho avuto modo di interessarmi al fenomeno e ciò che ho trovato non è stato proprio bellissimo. Inoltre un mio cliente ha fatto davvero un bell’investimento per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Il fenomeno influencer a mio avviso è molto sopravvalutato: pompeopipoli.it/social/chi-sono-gli-influencer/
Ida
Ho letto il tuo articolo e condivido quello che scrivi: “il mio consiglio è quello di non pensare agli influencer come un canale di vendita, ma semplicemente ad una soluzione per fare brand awareness, lanciare nuovi prodotti sul web o organizzare eventi”. Gli influencer vanno scelti bene, ma non sono un canale di vendita diretto e quando le aziende rimangono deluse è perché questo non l’hanno capito.
Quando compri una pagina su un giornale, sai per caso immediatamente quanto è il ritorno dell’investimento? No, hai ancora meno dati per capirlo: quello che è certo è che più influencer insieme possono lanciare trend (vedi marsupio/cinta Gucci e tante altre cose) e possono lentamente farti venire voglia (e ripeto lentamente) di avere quel determinato prodotto o di vestire quel brand.
Poi, ancora, questa influencer da centinaia di migliaia di follower che avete ingaggiato che target aveva? E il brand che ha speso 14.000 euro per lei che target ha? Verificato che più o meno coincidessero? E se il 50% dei suoi follower fossero stati uomini? Insomma le variabili sono troppe per potersi aspettare alcune cose da uno scatto fotografico, davvero troppe.