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Isabel Marant per H&M: l’imperfezione che conquista

La capsule collection di Isabel Marant per H&M deve ancora approdare nei punti vendita (l’uscita è prevista per il 14 Novembre in contemporanea in tutto il mondo), ma si prevede già il tutto esaurito.
Appuntamento fisso per il colosso svedese H&M che dal 2004 dona a tutti i suoi clienti la possibilità di portarsi a casa pezzi che portano la firma di grandi designer a prezzi low cost.
Questa è la volta della talentuosa stilista francese che ha esercitato sin da piccola un occhio critico verso chi voleva imporle un uniforme. Era poco più di una bambina quando chiese in regalo una macchina da cucire per poter personalizzare in chiave bohémien il suo guardaroba e quello delle sue coetanee. Il passo dal piccolo laboratorio parigino del Passage Saint-Sébastien alle boutique di New York, é breve.
Oggi, dedica questa collezione a tutte le persone incontrate nel corso della sua carriera che hanno dichiarato ammirazione e, nel contempo, l’impossibilità di acquistare i suoi capi per via dei prezzi così elevati.
La collezione H&M di Isabel Marant
Anche i capi disegnati per H&M ricordano lo stile parigino, solo apparentemente poco studiato. Dietro quello che può sembrare imperfetto, riconosciamo la sua firma e il suo stile. «Ho sempre solo disegnato vestiti che avrei potuto indossare senza sforzo, cose mai troppo perfette, mai troppo studiate – racconta la Marant al Corriere della Sera – in fondo le ragazze parigine hanno questa marcia in più, la naturalezza, la capacità di essere chic ma non troppo».
Lo stile inconfondibile di Isabel Marant è figlio della città in cui è cresciuta, dei luoghi che ha visitato insieme alla seconda compagna antillese del padre, della moda che ha respirato vivendo con una madre prima modella e poi dirigente dell’agenzia per modelle Elite.
Isabel Marant. Fonte: www.backyardbill.com
È sempre l’infanzia e l’adolescenza a darle l’imprinting. Il suo logo è una stella, la stessa che disegnava a scuola al posto dei puntini sulle i; i tessuti i più diversi, come gli strofinacci da cucina che utilizzava in maniera sperimentale, da studentessa di moda allo Studio Bercot di Parigi, per realizzare i suoi primi vestiti.
È così che la stilista realizza il desiderio di chi ama lo stile francese, chic ma non troppo, e desidera emularlo. Indossare questa collezione sarà come ritrovarsi a Parigi, tra le giovani donne che incontri per strada, in bicicletta o alla fermata dell’autobus, magari con una baguette in mano e i capelli scomposti sotto un basco distrattamente portato da un lato. 
Fashion Paris. Fonte: tumblr
Quell’imperfezione adorabile, a tratti seducente, di una donna che sembra avere uno stile innato e che, per questo, non ha bisogno di costruzioni. 

Ida

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