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AltaRoma July 2015 #Day2: a blogger point of view

11 Luglio 2015 – Decido di iniziare il secondo giorno di AltaRoma a partire da Coin Excelsior in Via Cola di Rienzo, store differente dagli altri punti vendita, vuoi perché ospita le iniziative di AltaRoma, vuoi perché è possibile ritrovare tra i capi in vendita anche quelli dei giovani vincitori delle scorse edizioni di Who’s On Next? .
E così, mentre guardavo le nuove collezioni di borse dei designers Elena Ghisellini, Federica Berardelli, Giancarlo Petriglia, Sara Battaglia, Paula Cademartori, Zanchetti (in esposizione fino al 3 agosto presso lo store), non ho potuto fare a meno di provare gli abiti della collezione Spring Summer 2015 di Piccione.Piccione, visti in passerella proprio la scorsa stagione di AltaRoma, e portare a casa con me qualcosa di speciale che vedrete nei prossimi giorni.
Piccione.Piccione Spring Summer 2015
AltaRoma è bella anche per questo: le sperimentazioni ultra moderne dei giovani talentuossissimi designer, si alternato ad abiti da vero e proprio red carpet, proprio come quelli di Rani Zakhem, stilista  libanese che dedica la sua collezione A/I 2015-2016 ai costumisti del cinema americano d’epoca – Gilbert Adrian, Jean Louis, Orry Kelly.
Lo show è stata un’interpretazione contemporanea dell’allure della moda della prima metà del ‘900, sospesa tra Art Decò, Ertè, i ruggenti anni venti, il cabaret e il desiderio di bellezza nonostante il grigiore delle guerre mondiali. Una donna inarrivabile, elegantemente sensuale, desiderabile, ma sfuggente, una donna che incontri… quasi solo nei sogni.

Prima di cambiare sede, io e Barbara Molinario, direttore di Fashion News Magazine, abbiamo approfittato per rendere indelebili questi giorni davvero festosi per noi romani. E se ti trovi all’interno del Palazzo delle Esposizioni, e ti fanno da sfondo le opere d’arte dell’artista fotografo americano David LaChapelle, come puoi non immortalare il momento?
Ci spostiamo insieme all’Hotel St. Regis per scoprire la nuova collezione di Vittorio Camaiani
Più guardo le sue collezioni, più riesco a delineare, nel corso degli anni, la sua personalità e la sua cifra stilistica uguale a nessun’altra.
Nonostante Camaiani sia un personaggio schivo e timido nella vita, guardando i suoi abiti tutto si potrebbe immaginare tranne una persona che si espone poco e che non sappia osare con ironia.
Osa, eccome, ma lo fa riuscendo a rimanere sobrio, vestendo una donna dalla grande personalità con eleganza e raffinatezza. L’attenzione ai dettagli è maniacale. Le piramidi d’Egitto, l’ispirazione di quest’anno, si ritrovano nelle pieghe degli abiti, si inseriscono nel fondo dei pantaloni e dei cappotti, aprono la linea delle maniche e proiettano la loro ombra su tessuti con sartoriale costruzione di intarsi a contrasto. E poi ancora tra i capelli e nella forma delle scarpe. 
Niente è lasciato al caso e anche quelle che potrebbero sembrare cuciture “sbagliate”, sono pensate in realtà per richiamare le dune del deserto e l’arsura di quelle terre.

Mentre la guardi nel suo Atelier per un giorno, qualcosa potrebbe risultare stonato. Sarà perché è estate – mi sono detta – e poi ho capito: la collezione Autunno Inverno 2015/16 è ambientata in un luogo caldo, caldissimo, ma la visione di Camaiani stupisce ancora e spiega…
Anche se per gli antichi egizi la lana era considerata impura, mi emoziona l’idea di vedere la terra dei faraoni nella stagione invernale. Pensare al mio Egitto oltre il lino e immaginarlo protagonista, in una strada di una capitale moderna e internazionale come Roma o New York. È in questa conoscenza e scambio di usi, colori e costumi il mio “dialogo” attraverso la moda con quelle terre lontane che ci guardano con speranza e a volte con diffidenza”.
La giornata di oggi si è dunque conclusa con un poeta visionario della moda. Non avevo bisogno di altro, ero sazia.
Appuntamento a domani.

Ida

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