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AltaRoma Luglio 2014: ad maiora semper (secondo me)

AltaRoma, così tante cose da vedere da pensare sia un gran peccato non possedere il dono dell’ubiquità. Poche sfilate? Poche maison prestigiose? Io, da “giovane”, sento invece di apprezzarla come non mai. Un po’ perché mi sento a casa mia, un po’ per… tutti questi altri (e molto più rilevanti) motivi:
Le sfilate che tocchi con mano
Prima o quarta fila poco importa. Andare dietro le quinte e fare un saluto allo stilista, due domande o, semplicemente, toccare e guardare da vicino, che più vicino non si può, la collezione, non ha prezzo. La calca è davvero limitata, nessuno ti butta fuori o ti sbarra le porte e tutto si può. L’alta moda è comunque a portata di mano.
Così ho proprio indossato i meravigliosi gioielli insetto ideati per la collezione FW 14-15 di Luigi Borbone, fatto i complimenti di persona e abbracciato Giada Curti che sussura shukran – grazie – con la sua nuova collezione FW 14-15, agli Emirati Arabi che l’hanno accolta offrendole grandi opportunità di espansione. Ho ammirato per tutto il giorno un abito dell’ultima collezione San Andres perché indosso alla mia collega blogger Eleonora che ha vissuto tutti i giorni precedenti la sfilata con il suo staff, per poterne poi fare un resoconto; ho contribuito a premiare un futuro talento del domani, Carla Rita Marino, in giuria, per l’Accademia Altieri, apprezzato i dettagli e l’arte del ricamo che quasi non esiste più di chi ha fatto la storia della moda come Raffaella Curiel.
Luigi Borbone Jewelry FW 2014-2015
Giada Curti FW 2014-2015 Shukran
Giada Curti FW 2014-2015 Shukran
Accademia Altieri Luglio 2014 – Vince Carla Rita Marino
Eventi collaterali a profusione
Spesso non comodissimi da raggiungere se si accavallano (a differenza delle sfilate che si tengono quasi esclusivamente in un’unica  – comoda – sede, quella di Borgo Santo Spirito in Sassia), ma sempre pieni di grandi sorprese e, soprattutto, di giovani talenti. Come il party di Moschino (ecco l’articolo dedicato) per rivedere la collezione Autunno Inverno 14-15 presentata durante l’ultima Fashion Week milanese; la mostra per il decimo anniversario di Who’s On Next? (che rimarrà aperta fino all’11 Settembre), la mostra fotografica di Luca Latrofa e i suoi splendidi scatti realizzati al buio, la sfilata iterante in giro per la Capitale a bordo di vespe originali anni ‘50 di Mutadesign di Odile Orsi e Tina Sondergaard alla quale avrei dovuto partecipare (ma ho preservato il pancino) o la presentazione di un enfant prodige della scarpa, Daniele Amato, che ha trasformato in concept store Mad Zone nel Paese delle Meraviglie (articolo dedicato).
Moschino Party – AltaRoma
Daniele Amato collection in Mad Land
Mostra fotografica di Luca Latrofa
Modelle in vespa per Mutadesign e Tina Sondergaard, make up e hairstyle by Marco Gentile
L’investimento sul futuro: i giovani talenti del prêt-à-porter 
Non c’è solo altamoda, non sfila solo la vecchia guardia, grande spazio è riservato anche alle numerose sfilate di prêt-à-porter di giovani e talentuosi designer, spesso, reduci dal concorso di Vogue Italia Who’s on Next? che, una volta aver partecipato, tornano da Big, un po’ come a Sanremo. I nuovi talenti arrivano addirittura dall’Africa, grazie al progetto ITC Ethical Fashion che seleziona realtà che danno lavoro ad intere comunità africane valorizzando le lavorazioni e i tessuti locali. In passerella anche Stella Jean con un progetto speciale. E poi Room Service, l’intero piano di un albergo in via Veneto, dedicato all’esposizione e alla vendita di capi e accessori di giovani (ma spesso già noti) artigiani.


Room Service AltaRoma: in alto a sin ElleRousseau e Voodoojewels; in basso Decouture Bags e Alberto Zambelli
Esme Vie new Collection
E proposito di giovani, ogni anno viene proclamato il vincitore del concorso indetto da Vogue Italia, Who’s on Next?. Questo è stato un anno ricco di novità molto interessanti, talmente interessanti che i vincitori sono stati praticamente due: Salvatore Piccione (il brand si chiama piccione•piccione) nel ready-to -wear, soprattutto per la capacità di ideazione e realizzazione delle stampe e Daizy Shely, per la quale tifavo in maniera particolare, per la creatività e la potenzialità rintracciate nella collezione.

Per la categoria accessori, vincono le borse firmate Corion, grazie alla capacità di esecuzione artigianale messa in campo insieme ai pellami più innovativi e a uno straordinario livello di fattura tecnica. 

Corion bag
Anche yoox.com ha conferito un premio agli stessi vincitori che realizzeranno capi esclusivi, disponibili online a partire da Settembre e acquistabili in oltre 100 paesi. 
Ho ripreso con grande piacere il discorso introduttivo di Franca Sozzani, Direttore Vogue Italia, prima di proclamare il vincitore di questa decima edizione.
Che dite? C’è da essere contenti, non vi pare?

Ida

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