Mentre Condé Nast Italia sembra aprirsi al mondo dei blogger tanto da sceglierne 200 come beauty reporter per la nuova piattaforma di glamour.it, Condé Nast Germania si chiude a riccio chiedendo formalmente al blog Fashion Copious di non pubblicare più all’interno dei suoi post copertine e redazionali di proprietà di Vogue Germania.
Fonte: Pambianco news |
Il blog in questione ha proprio una sezione dedicata alle copertine dei magazine più importanti, così come alle campagne e agli editoriali moda. Nonostante segua la netiquette consigliata (citare stylist, fotografi, art director, modelle e chiunque altro abbia partecipato allo shooting), Vogue Germania non sembra aver apprezzato. Ha così inviato a John Haro, autore del blog, una lettera formale che lo intimava a cessare le pubblicazioni senza autorizzazioni.
Il motivo principale? I lettori del blog potrebbero non comprare più la rivista trovandosela “svelata” sul suo blog.
Screenshot Blog Fashion Copious |
Il blogger ha deciso di pubblicare la lettera ricevuta chiedendo a tutti i suoi lettori cosa pensassero in merito e chiedendo a tutti quanto sia giusto censurare il suo lavoro di diffusione e condivisione ai giorni d’oggi.
Lettera di Condé Nast Germania a John Haro |
I commenti non sono tardati ad arrivare. John ha tentato di riassumerli all’interno di un nuovo post dove la conclusione sembra essere il totale apprezzamento da parte dei lettori con frasi del tipo “sei tu che mi incuriosisci e mi spingi a comprare la rivista ricordandomi che è uscito il nuovo numero” o “se non ci fossi tu non saprei mai cosa mette in copertina Vogue Germania leggendoti da un altro paese” e via dicendo.
John ribadisce il suo sbigottimento in relazione al fatto che tutte le altre riviste e i brand siano ben contenti di poter viaggiare sul web anche grazie al lavoro come il suo e che non si tratta certo di appropriazione indebita di materiale.
Inoltre, consultando la legge pare che in Germania sia possibile utilizzare materiali del genere a scopi di recensione e critica; senza contare il fatto che le loro copertine, come le loro fotografie viaggiano lo stesso e Pinterest (tanto per citarne uno) è talmente pieno di loro foto che non basterebbero tutti gli avvocati del mondo ad arrestare la condivisione social.
La questione è estremamente delicata e io sono davvero curiosa di sapere dai direttori dei magazine o dai fotografi autori di scatti condivisi e ricondivisi se sono favorevoli o contrari agli “usi” dei blogger.
E voi blogger che ne pensate? Utilizzate delle accortezze quando prendete foto che non vi appartengono? Le leggi sono sufficientemente chiare in merito?
Federica Cimetti
sinceramente cerco sempre di evitare di postare foto che non mi appartengono, proprio perché non voglio incappare in scocciature di questo tipo… a quanto pare inserire fonte e citare autori non basta a tenere lontano i pazzi! detto questo resto basita per la lettera…
Sara Tartaglia
lo share è un conto, le anticipazioni se non autorizzate un altro,
io dico si all'apertura ai blogger sulle testate!
the chilicool
E' sempre meglio evitare di pubblicare immagini di cui non si hanno i diritti ed è giusto per salvaguardare il diritto d'autore.
Alessia
mariafelicia magno
bisognerebbe sempre citare la fonte.. alle anticipazioni dico no anche io..se una blogger è professionale , scrive bene e fa bene il suo lavoro perchè non dare la possibilità di lavorare per una testata??
Elisa Zanetti
beh se la legge lo consente, lui deve continuare a fare quello che fa!
Nameless Fashion Blog
Claude's code
ehmmm….lo ammetto spesso mi capita di usare foto trovate in giro x il web soprattutto per la mia pagina FB… detto ciò mi sembra eccessivo l'intervrento della testata nei confronti del blogger
Syrious Roberto
bhe le leggi non sono certo molto chiare e di sicuro se uno dovesse attendere le autorizzazioni da parte delle varie case, marchi, editori, ecc praticamente il post lo pubblicheremmo dopo 1 anno circa ahahahahha
ovviamente apertura totale ai blogger ed al mondo 2.0!
xoxo
Claudia Piccirillo
bisogna sempre citare la fonte. il bravo giornalista/blogger deve seguire sempre il codice deontologico (sto seguendo un corso che parla molto di giornalismo) poi che la germania sia un paese chiuso e severo peggiora le cose!!!
Giulia
Il diritto d'autore è una cosa più che seria, per questo cerco sempre di non pubblicare foto che non mi appartengono, se non autorizzata.
Roberta Mirata
La questione è davvero molto delicata..ma la legge è contorta e non fa capire bene ciò che si può, si deve o non si deve fare.. a me è stato addirittura detto che se prendi una immagine per fare critica o informazione non è mai un problema…ma sarebbe meglio citare la fonte!
Federica Colombo
Io dico assolutamente sì ai blogger che collaborano con testate!
Fashion Dupes
Mia Di Domenico
Sincero? Non ci vedo proprio niente di male, anzi!
Bisous,
Mia ♡
Federica Cristiano
È vero però che se la legge lo permette e una persona fa bene il suo lavoro e le persone leggendo ciò che scrive poi acquistano la rivista secondo me dovrebbe continuare a svolgere il suo lavoro!! 🙂 baciiii
Klay Thompsun
io posto foto che mi appartengono o altrimenti foto di cui posseggo i diritti…
http://www.chepostdici.com
Klay
Riccardo Onorato
Io sono d'accordo con quello che è successo, ma con le motivazioni. Ossia non sono d'accordo col fatto che le copertine o gli editoriali non debbano essere messi ma non perchè calino le vendite del giornale, ma credo che sia giusto che non vengano pubblicate per una questione di diritti del creatore. Una forma di rispetto se vogliamo,
La legge in Italia è molto chiara in merito, anche se non rispetto al Web e questo è il suo limite. Ma ha in linea di massima un principio fondamentale: chiunque crei un'opera è anche colui che ha il diritto di decidere come questa possa essere utilizzata.
E tutti, compreso Pinterest, Facebook e Twitter (se uno leggesse i termini di condizione lo saprebbe, ma a volte si scorre avanti e non si leggono!), invitano sempre a caricare contenuti di propria creazione o contenuti in cui si ha l'autorizzazione a poterli utilizzare. Se la gente poi non lo fa, il problema non è di Pinterest Facebook o Twitter, ma di chi ha caricato il materiale. E questo è una cosa che anche lo stesso Glamour ha invitato a fare (almeno in Italia), di caricare sempre contenuti di propria creazione.
Quest'episodio va nel più grande discorso dei diritti di utilizzo delle opere d'ingegno, che ormai è preso sottogamba nonostante il Web ponga molte domande. Ma devo dire che in Italia abbiamo una delle migliori leggi di questo tipo, che difende molto il creatore.
Rita Talks
non mi sento di appoggiare appieno la decisione del giornale però questo episodio pone l'accento su una questione: molti blogger stanno sconfinando in settori che poco gli appartengono ed il cartaceo deve in qualche modo tutelarsi. davvero le beauty blogger sono 200? so che ci sei anche tu ma so anche di moltissimissime altre con ben pochi "meriti" 🙂 xoxo rita talks
Ida
La questione è un po' spinosa, ma Glamour sostiene di aver scelto con attenzione e criteri precisi…
Martinandrea Chiella
Sono combattuta, da una parte trovo giusta la reazione di Condé Nast e dall'altra non ci vedo molto di sbagliato. Sono davvero in dubbio!
daniela64
Io cerco di pubblicare sempre le foto relizzate da mio marito, a meno che non siano comunicati stampa ., Quando si pubblicano immagini altrui è sempre doveroso citare la fonte. Un saluto, Daniela.
Francesca Giagnorio
Insomma, piglia bene… da una parte c'è un "troppo", dall'altra sta il poco, anzi pochissimo: in medio stat virtus, dicevano!
Un bacione
Francesca http://www.everydaycoffee.it/
Iris Tinunin
Personalmente sia nei miei articoli che nei miei social uso esclusivamente foto scattate da me o – in casi rari e particolarissimi – ne cito comunque la fonte. Trovo noiosissime quelle pagine facebook e quei profili instagram (così anche come i blog) in cui le foto "d'ispirazione" sono sempre le solite.
Riguardo alla questione di Glamour Germania il mio pensiero è davvero combattuto…
Cristina Ferro
La question è davvero complessa e se ne potrebbe parlare all'infinito… In ogni caso concordo anch'io sul fatto che citare la fonte è davvero essenziale…
Cristina
NADIA LA BELLA
Non ho idee chiarissime in merito. Da una parte penso che utilizzare foto o notizie di altri, citandoli, sia una forma di apprezzamento del loro lavoro, ma riesco anche a capire chi si sente "derubato" . Io cerco di avere sempre il mio materiale da pubblicare, ma a volte, quando trovo veramente qualcosa di interessante e utile lo utilizzo. 🙂 A smile please
http://www.asmileplease.it/wp-admin/
Eli
In merito all'utilizzo delle immagini tratte dal web è sempre bene fare attenzione e rispettarne il diritto d'autore ovviamente. Per quanto riguarda i contenuti, se si tratta di anticipazioni la questione si fa delicata. La cosa migliore è sempre sforzarsi un po' di più e creare contenuti nuovi, unici e inediti.
Carmen Vecchio
io cerco sempre di usare foto di mia proprieta' o di cui ho i permessi (riferendomi sempre al sito o alla persona alla quale appartengono) proprio per evitare "problemi" ma non sono d'accordo con la decisione della redazione Vogue Germania.
Mrs NoOne
Giorgio Schimmenti
Difficile schierarsi… se da un lato trovo la scelta di Glamour interessante, dall'altro la trovo rischiosa… 200 è tanta roba…
Mina Masotina
Anche secondo me la questione è spinosa, come ti avevo scritto su Facebook secondo me il copyright va tutelato, ma il blogger in questione è un po' stato preso ingiustamente (o giustamente?) come capro espiatorio…
Visit my blog: The Style Fever by Mina Masotina
Cristina Lodi
io utilizzo quasi esclusivamente foto di mia proprietà
Anonimo
non trovo giusto pubblicare un intero editoriale, specialmente se non è ancora uscito sulla rivista, ma usare un'immagine pubblica (tipo immagini di sfilate, streetstyle ecc) per documentare un articolo, citando la fonte e mettendo anche un link (tutta pubblicità alla fine), penso che si possa fare, lo fa anche la Ferragni, che ne saprà certamente di diritti e altro, visto che il suo è un blog più che professionale e non si può certamente permettere di commettere sbagli del genere
LAURA