Quando decidi di colorare i capelli di un colore non convenzionale, non ci stai troppo a pensare.
Decidi che è giunto il momento di osare e chissenefrega. Vuoi toglierti questo sfizio.
Non ti metti certo a pensare a tutte le conseguenze di una decisione apparentemente banale e sicuramente non vitale.
Per lo meno per me è stato così: ci pensavo da mesi. Ho provato a fare delle timide punte rosa chiaro (molto apprezzate) rimanendo con il dubbio di come sarebbe stato andare fino in fondo con quella che è di certo una moda del momento. Come quella di 20 anni fa, quando avevo 15 anni, e che non mi ero lasciata sfuggire.
Ma avevo 15 anni e ai 15enni tutto è concesso.
Anche nel mio ambiente tutto è concesso: quello della moda e della bellezza è un settore creativo, sperimentale, brioso, leggero. I capelli colorati ci stanno tutti, anzi, ti rendono ancora più “personaggio creativo fuori dagli schemi” che se fai anche marketing è perfetto.
Ma quello che non mi ero chiesta fino in fondo era se il capello rosa stesse bene con la mia personalità.
In apparenza la risposta era ovvia, basta guardare il mio account Instagram.
Eppure mi sono accorta, dopo averlo fatto, di non aver tenuto in considerazione tutta una serie infinita di fattori.
Tingermi i capelli di rosa mi ha aiutata a fare un punto sulla mia nuova me.
Non avevo pensato che questa storia dei social, del blog, dell’account instagram perfetto potesse sfuggirmi di mano.
Qualcuno di voi ha anche provato a dirmelo: “Il tuo account è bellissimo, ma è troppo perfetto, spersonalizzato”.
E invece parlava (e parla ancora) di me: di un aspetto della mia persona. Un lato perfezionista, estremamente rigido, che si perdona poco gli errori e le imperfezioni che – invece – mi contraddistinguono. So di non essere perfetta, ma non lo digerisco molto in definitiva. Accetto grandi sfide, ma se non supero una difficoltà immediatamente mi do addosso senza pietà. Non sono clemente, ecco, ho scoperto di non essere clemente con me stessa. Ecco perché tendo a ingabbiarmi e a creare cose rigide (nel caso di Instagram se lo visitate capirete).
Ecco perché qualcuno mi ha detto facendo una battuta (cara Elisa):«Stai diventando il tuo account Instagram» e io ho pensato che forse aveva ragione, che io non sono solo quello, che non sono solo rosa, ma anche nera, marrone e tutti quei colori indefiniti e sbiaditi che magari non piacciono a nessuno. E so che non voglio essere più così rigida con me stessa, anche perché con gli altri non lo sono (o sì?).
Non avevo neanche considerato che avrei imposto i miei capelli rosa a tutti quelli che mi circondano: mio figlio, mio marito, la mia azienda. Non avevo considerato che le persone sono inevitabilmente attirate da quel colore così diverso e si chiedano perché, che tipo sia e se abbia qualche rotella fuori posto.
Non avevo considerato che il giudizio degli altri mi importa e forse troppo.
Non avevo considerato che sarei dovuta essere pronta a combattere i pregiudizi e dimostrare una volta in più al mondo quanto valessi e quanto fossi seria, professionale e affidabile.
E non avevo voglia di fare tutta questa fatica, né di dovermi confrontare con tutto questo fardello di pensieri e considerazioni.
Ma oggi ringrazio questi capelli rosa che hanno fatto sì che io mi chiedessi meglio chi sono, chi voglio essere e cosa voglio dire di me.
Capelli che mi hanno insegnato a combattere i miei stessi pregiudizi:
- non è vero che i capelli colorati sono appannaggio solo delle ragazzine,
- non è vero che le donne over 60 con i capelli colorati hanno qualche rotella fuori posto.
Perché? Perché il mondo sta cambiando. Perché in questi ultimi anni si parla di genderless (nessuna distinzione di sesso) e la stessa cosa sta avvenendo con l’età.
Vi siete accorte (mi rivolgo alle quarantenni) che ci si veste sempre più da ragazzine? Si comprano i maglioni con i cuori giganti, si pensa ai primi tatuaggi e si osa con la moda come non mai?
E poi ci sono le donne che hanno 60 anni che ne dimostrano 40. Conosco meravigliose blogger over 50 più giovani e stilose di me.
Come mai?
Ho fatto una chiacchierata interessante con Roberto Baiocchi, un hair stylist ricercatore di tendenze per L’Oreal (quelli che studiano e ci dicono come ci pettineremo fra un anno e quali colori andranno di moda). Lui me lo ha spiegato: nessuno si fa più dire niente dall’esterno. Nessuno si fa convincere da un parrucchiere (rispetto a cosa ci sta meglio) o da una pubblicità. Siamo talmente sfiduciati che quasi tutto ha preso credibilità. Siamo in un momento storico alla ricerca famelica di un cambiamento che dia vita a un nuovo modo di essere. Per cambiare è necessario lasciarsi alle spalle il “già sperimentato” e andare oltre ai limiti che conosciamo.
Siamo creatori di un universo liquido in cui ciò che ci guida è la nostra personalità che diventa collettiva: età, genere e identità sono limitazioni ormai superate. La ricchezza della nuova era è l’individualità che non è individualismo, ma condivisione di mondi interi personali, unici e irripetibili.
Ecco perché, forse, oggi iniziamo a sperimentare ascoltando solo noi stessi. Capelli “strani” inclusi.
È una nuova era.
Mina Masotina
Condivido con te cosa ho imparato io… Dopo una serie di colpi di testa (shatush biondo, rosso caldo, rosso bordeaux, viola , shatush con hennè rosso fuoco, total black, punte bicolor), nel 2016 ho fatto l’ultimo colpo di testa: i colori pastello iniziavano a spopolare e mi piacevano, ma non sarei stata bene con una chioma così chiara. E poi volevo qualcosa di strong, così mi sono fatta i capelli fucsia. Ma fucsia fucsia.
Questi sono i motivi per cui sono tornata ad un colore “normale” dopo 6 mesi…
1. Ho scoperto ben presto che, anche utilizzando i migliori prodotti, dovevo ripassare il colore ogni 2-3 settimane perché si scaricava e più che averli fucsia pallido, erano un misto biondo-rosso che non mi piaceva affatto.
2. Già normalmente mi danno della 18enne, con i capelli fucsia sembravo una 15enne… Ok, a volte fa piacere dimostrare meno anni, ma in quei mesi, a 25 anni, non mi ha fatto poi tanto piacere ricevere avances solo da teen-ager.
3. Il fucsia mi condizionava così tanto anche nell’abbigliamento, che ormai indossavo solo abiti neri o grigi, le uniche note di colore erano i blue jeans e il parka militare. Qualsiasi altro colore cozzava con i miei capelli.
Nonostante ciò ho un bel ricordo dei capelli fucsia, anche se non li rifarei MAI più. Ammiro molto chi si veste, si trucca e si tinge i capelli come vuole, sono arrivata alla conclusione che forse i colpi di testa estetici ci servono proprio per trovare (o ritrovare) il nostro stile.
Alessandra
BeStai benissimo con i capelli, te l ho detto da subito. Bellissimo post di riflessioni
Alessandra
Mina Masotina
Mi è piaciuta l’analisi che hai fatto sulla tua esperienza, voglio raccontarti la mia…
Io ho tenuto i capelli fucsia per 6 mesi l’anno scorso, mi piacevano ma:
1. dovevo ritoccarli ogni 2-3 settimane,
2. mi condizionavano così tanto l’abbigliamento che indossavo quasi solo abiti neri o grigi,
3. se normalmente mi danno della diciottenne, con quei capelli sembravo una quindicenne (e dimostrare meno anni ti fa piacere fino a quando non inizi ad avere avances dai teenager) #truestory. 😀
Di colori particolari e colpi di testa ne ho fatti, adesso ho messo la testa (anzi, la chioma) a posto e spero di aver trovato il mio stile. 🙂
Alessia Fantini
Leggere il tuo post mi ha davvero dato molti spunti di riflessione. E’ vero, è una nuova era, in cui tutto ha perso di credibilità. Ma in fondo forse credo sia un bene non farsi dettare regole dall’estero e seguire la propria ispirazione. Che sia la scelta di uno stile di vita diverso o una tinta rosa. Che tra l’altro ti sta benissimo.
Maria Domenica
Ognuno deve sentirsi libero di essere e fare quello che desidera. Ti piacciono i capelli rosa? Hai fatto bene a farli così.
Maria Domenica
http://www.freewordsmagazine.wordpress.com
Annalisa
Bisogna sempre essere fieri di se stessi e della propria personalità. Mai celarla o cambiare x altri!
ilmondodichri
Ognuno deve essere libero di fare ciò che lo rende felice <3
Flavia Cru
Hai proprio ragione … se hai capelli colorati di un colore “non convenzionale” le persone cominciano a pensare che sei poco seria e professionale …. volevo farlo anche io ma ho “paura”….
annamaria
io ti trovo bellissima comunque e anzi una punta di chiaro ti fa il viso ancora più dolce, poi si vede che è il lavoro di un professionista, quindi rosa, bionda..sei sempre elegante secondo me!
su Instagram non lo so, ultimamente mi sembra sempre più difficile trovarci qualcosa di “vero”, in effetti i profili impeccabili sono belli da vedersi, ma io credo che le persone abbiano bisogno anche di altro, di qualcosa di più profondo e i social a furia di essere usati come strumenti di marketing, hanno perso l’anima
Ida
E io mi sa che sono d’accordo con te, sai?
Grazie di aver lasciato un commento <3
annamaria
grazie a te <3
ma alla fine il profilo di Instagram come lo curi ora? sei tornata "libera" o fai sempre la gallery a tema?
Ida
sto cercando di trovare un compromesso: curo molto le immagini, ma cerco di essere meno “perfetta” nelle didascalie. Tu come lo trovi?