Franca Sozzani e Donatella Versace prestano il loro volto contro l’AIDS per la nuova campagna Convivio Milano con un claim volutamente (troppo?) provocatorio. Bando alle polemiche, vi racconto di cosa si tratta.
|
Il claim della campagna è stato leggermente modificato dopo serratissime polemiche |
Convivio Milano dall’8 al 12 giugno sarà presente alla Fieramilanocity Pad 0 Gate 3.
Se prima non tutti conoscevano questa organizzazione no profit (il loro account Facebook conta “solo” 5147 seguaci), adesso, sicuramente, sarà sulla bocca di tutti. O almeno si spera possa essere così.
Sì, perché a prestare il volto alla nuova campagna pubblicitaria (altamente e volutamente provocatoria) sono state niente meno che la stilista
Donatella Versace e il direttore di Vogue Italia,
Franca Sozzani.
Aggiornamento: Donatella Versace ha fatto ritirare la sua immagine perché utilizzata senza aver approvato.
Il claim, già molto criticato, recita
“L’aids è di moda”.
Dietro, un messaggio chiaro:
“
meglio fashion victim che AIDS victim“, così come spiegano meglio sulla loro
pagina Facebook. Spiegano anche che ogni anno, ci sono 4000 nuovi casi di cui nessuno parla, ecco perché si può parlare di una malattia “di moda”.
Sui social le polemiche non sono tardate ad arrivare: il claim è troppo forte e si presta a una cattiva interpretazione, quasi come se volessero dire che sia di moda contrarre la malattia.
Io direi che la provocazione è talmente lapalissiana ed estrema che non c’è molto da da criticare. Certo, avrebbero potuto dire che è di moda parlare di AIDS, una delle malattie più “ignorate” dell’ultimo millennio, ma non mi sembra troppo importante stare a puntualizzare ergendoci a esperti di marketing. Quello che è importante è che io, così come tantissimi altri editor, per raccontare la “vicenda”, oggi parli di Convivio e vi spieghi cos’è.
Convivio Milano è un’organizzazione no profit che organizza ogni due anni una grande manifestazione benefica. Riunisce le firme più importanti in Fiera a Milano in una mostra-mercato benefica di moda, arredamento e design il cui ricavato viene interamente devoluto all’
ANLAIDS Sezione Lombarda, l’Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS che si occupa di mantenere vive le numerose iniziative nell’ambito della ricerca, dell’informazione/formazione, della prevenzione e dell’assistenza, sia in Italia che in alcuni paesi in via di sviluppo.
Nata nel 1992 da un’idea di Gianni Versace, che ha coinvolto sin da subito promotori come Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè e Valentino, oggi richiama migliaia di persone, che possono acquistare prodotti esclusivi a prezzi scontati del 50%. Due le aree speciali: quella VINTAGE, dedicata ai capi posseduti da star o donati dagli archivi storici degli stilisti e una dedicata all’arte “FINE ART CHEAP ART”, asta che coinvolge artisti, collezionisti, critici d’arte, fondazioni e galleristi che sostengono Convivio donando una loro opera.
Durante i giorni di fiera, Convivo ripropone anche il progetto “Easy Test”: allestito, all’interno del percorso della Mostra Mercato, un ambulatorio dove sarà offerto il test ai visitatori, gratuito e riservato.
Per la XIII edizione si cercano ancora volontari. Per info chiamate lo 02-33608680 o scrivete a volontari@conviviomilano.it.
Ecco cosa scrive una ex volontaria sulla pagina Facebook di Convivio:
Faccio la cassiera a Convivio dal 1994 e non ci rinuncerei per niente al mondo. Convivio è un filo rosso della mia vita che da oltre vent’anni mi fa vivere una settimana speciale in mezzo a persone veramente straordinarie. Se vi volete bene, fatevi un regalo: diventate volontari di Convivio e scoprirete quanto è facile fare qualcosa di buono anche se solo per cinque giorni ogni due anni. Ahimè, quest’anno non ci sarò, ma per una causa ancora più buona, la mia seconda bimba dovrebbe nascere proprio a metà giugno ma aspetto il 2018 con grande entusiasmo!
Non ci resta che aderire o comprare, ne vale proprio la pena, che ne dite??
Riccardo Onorato
Ida, ma come non c'è molto da criticare? Stiamo parlando di un tema serio. Certi claim sono ignoranti, stupidi e offensivi verso le persone che PURTROPPO si infettano ogni giorno.
Non dire che non c'è molto da criticare! E' come se volessi dire che una persona intelligente non critica e guarda avanti. E' scorretto: questo claim è assolutamente da criticare. Convivio è una cosa bellissima, ma questa pubblicità è pura merda! Se ne devono solo vergognare. Ritirarla e fare una cosa MIGLIORE.
Ida
Riccardo semplicemente penso che la campagna sia chiaramente e volutamente provocatoria. Ho detto che avrebbero potuto esprimere il concetto (che ho tentato per l'appunto di spiegare meglio) con altre parole, ma ho parlato con l'ufficio stampa che mi ha spiegato le motivazioni dietro la campagna e cosa succede storicamente quando le campagne sono così forti. FUNZIONANO.
Riccardo Onorato
Ma in nome della provocazione non si può fare disinformazione ed offendere persone. Non si può definire le persone AIDS Victim. È proprio una cosa poco sensibile, di cattivo gusto e offensiva.
È comunque per vedere se questa campagna funziona bisognerebbe vedere se diminuiscono le infezioni prendendo spunto da questo. Ma visto che ciò non si può prevedere, ci si può basare sulle parlo usate. E le parole usate sono scorrette ed offensive.
Non si può in nome della provocazione e della esser forti mancare di rispetto a delle persone soprattutto se si tratta della loro salute!
Ida
Bè, credo che abbiano molti dati che possono monitorare rispetto all'anno scorso. Lasciamolo dire a loro 😉
Vicky Pelo
Onestamente no, come campagna pubblicitaria non mi è piaciuta per niente. Capisco la logica di fondo, usare la moda, qualcosa che la gente è portata ad imitare, per lanciare un messaggio molto importante, è questo lo comprendo: facciamo andare di moda la prevenzione. Fino a qui tutto molto bello. Ma onestamente, è da poco tempo ma si sta diffondendo velocemente il legname tra moda e qualunque cosa. Ormai la moda non è quasi più un mezzo per esprimerci, per mostrare chi siamo, ma viene associato ad ogni cosa. I miei complimenti invece al duo Sozzani-Versace, per essere le portavoci di un messaggio così importante.
Ida
Vicky, io semplicemente sono voluta andare oltre la campagna. Mi ha solo dato modo di parlarne e quindi cerco come posso e ritengo opportuno di diffondere il loro REALE messaggio.