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Giada Curti: intervista tra “Portofino”, Roma, New York e… Dubai!

A gennaio AltaRoma, a febbraio è volata alla Mercedes-Benz Fashion Week di New York, adesso è in partenza per gli emirati arabi. Giada Curti racconta il successo della sua nuova collezione primavera estate 2014 di prét couture che sta facendo, letteralmente, il giro del mondo.


Dopo il trionfo della sua prima collezione di prét couture, Giada Curti non si ferma più e continua a rappresentare l’Italia nel mondo con la sua “Portofino”, i suoi Pantaloni Gioiello, il costume da bagno realizzato all’uncinetto ricamato da pietre, il suo abito da sposa così chic e velatamente retrò e le sue Gbag, le borse realizzate in crochet da lei in persona.

I look che Giada Curti propone per l’estate 2014 sono freschi, gioiosi e allo stesso tempo così eleganti che non si può non desiderarli. Le caratteristiche sartoriali e i materiali preziosi che caratterizzano la maison vengono mantenuti, ma le linee cambiano e si evolvono.

E allora, prima che ripartisse alla volta del Bride Show di Dubai, le ho chiesto “al volo”…

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Giada tante novità con quest’ultima collezione primavera estate 2014: tu eri raggiante e le tue donne diverse. Sempre eleganti e di classe, ma pronte a essere vestite da te non solo per la grande sera. Cosa è cambiato?

La mia ultima collezione si distingue dalle precedenti perché ho voluto creare un pret à couture, quindi abiti rifinitissimi di alta moda, uniti alla praticità della quotidianità. Bisogna sempre essere al passo con i tempi, oggi le donne vogliono essere eleganti e ricercate tutti i giorni e per ogni occasione.
E a proposito di eleganza per tutte le occasioni, hai proposto una borsa versatile con dettagli preziosi. Le cose più belle nascono sempre senza pensarci troppo. È stato così anche la tua nuova GBag?

Racconto la storia di come è nata la Gbag con divertimento: ero sul divano con mio marito che sferruzzavo guardando la tv e pian piano è nata la borsa, senza neanche accorgermene. La Gbag riflette l’esigenza di praticità abbinata al lusso, senza rinunciare all’artigianalità, caratteristica principale dei miei prodotti. Ho voluto creare un accessorio che accompagnasse la mia donna nella quotidianità pur mantenendo l’eleganza e la raffinatezza che contraddistinguono i desideri delle mie clienti.
Roma prima e New York subito dopo. Cosa ti sei portata a casa dopo l’esperienza newyorchese?

La fashion week di New York è un evento importantissimo per la moda, sono stata fiera di rappresentare la moda italiana all’estero; ancora provo una grande emozione nel ricordo di tanti applausi ricevuti. A casa porto una grande esperienza di vita, persone di un’altra cultura che mi hanno fatto crescere come persona e come artista, perché non si finisce mai di imparare.

Per cosa dovrebbe prenderci a esempio New York e cosa Roma dovrebbe imparare dalla grande mela?

Roma è romanticismo, è eclettica, calda, avvolgente. Roma è la passione per la moda, non a caso i più grandi stilisti sono italiani. Da New York dovremmo prendere la loro apertura verso tutto ciò che non è made in USA e aprire, anche noi le porte a buyer di altre nazioni, cercare di accogliere in Italia i clienti e non andare più a cercarli in giro per il mondo. L’internalizzazione del made in Italy è la direzione giusta.

Adesso stai per portare la tua collezione a Dubai, ma cosa cambierà ancora dopo Portofino? 

È vero, sono già oltre i confini della bellissima Portofino, ho già in mente tutta la nuova collezione. Devo dire che mai come questa volta ho sentito un impulso positivo alla creatività, il giorno dopo la sfilata di AltaRoma mi sono subito calata nel nuovo mood. Il prossimo luglio ho intenzione di presentare una collezione davvero speciale, a partire dalla location che per ora è top secret!
Saluto Giada in partenza per gli emirati arabi, mentre continuo a sognare Portofino quest’estate con una maxi foulard color corallo o giallo…? Chissà…

Ida

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