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Gucci sfilata SS 2016: sarà un’estate piena di effetti speciali

Scalo Farini, l’ex stazione ferroviaria di Milano: una location apparentemente modesta quella scelta per presentare la nuova collezione donna Gucci primavera estate 2016 disegnata da Alessandro Michele.
Se ci si sofferma a guardare i dettagli, però, ci si accorge che nulla è stato lasciato al caso e che giganteschi serpenti si nascondono nell’enorme tappeto ricoperto da motivi floreali.
Se qualche serpente ha avuto da ridire sulla prima collezione uomo presentata dal nuovo direttore creativo di Gucci, sembrata ai più eccessiva e invendibile (qualcuno ricorderà la proposta delle ballerine da uomo), altri serpenti si sono tinti di rosa per l’occasione, pronti a stupire tutti salendogli direttamente addosso…
Gucci Collezione SS 2016
Una stampa “preziosa” imbottisce le sedie pronte ad accogliere gli invitati. La stessa stampa si ritrova in uno degli abiti della nuova collezione Gucci SS ’16.
Gucci Collezione SS 2016
Ma a stupirmi sono loro: degni di nota, preziosi, ma delicatissimi i collari di paillettes con effetto trompe l’oeil (un genere pittorico che dà all’osservatore l’illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale) indossati su abiti trasparenti, chemisier, stampe laminate iridescenti e maglieria scintillante.
Gucci Collezione Spring Summer 2016
Mi piace che le cose si contamino, l’idea strampalata – racconta lo stilista a Fashion Mag – che tutto vada bene”. Ed effettivamente il resto della collezione è strampalata e oltremodo diversificata, a volte, “quasi sbagliata”. Ma si sa, tutto può diventare modo, anche quello che inizialmente ci fa dire o pensare che si tratti di note stonate…

Altissime, preziose ed elaborate anche le scarpe Gucci i cui tacchi vengono ricoperti dagli stessi serpenti impertinenti…

Instagram Gucci – Sfilata Gucci SS 16 live

Il perché dell’avvento di Alessandro Michele dopo Frida Giannini

Una delle prime mosse di Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci, quando è stato nominato amministratore delegato nel gennaio del 2015, è stato quello di rimuovere tutte le immagini storiche dalle pareti degli uffici italiani di design della società.
“Se sei costantemente ispirato dal passato, come puoi fare qualcosa di moderno?” È stata un mossa messa in discussione da molti dei suoi 11.000 dipendenti – dice – . Tutti pensavano che fossi matto. Ma non stavo cercando di cancellare il passato, ma di relazionarlo in modo diverso“.

Marco Bizzarri sceglie Alessandro Michele

Bizzarri doveva trovare un direttore creativo che condividesse la sua visione per “rendere di nuovo Gucci una casa di moda iconica“. Invece di scegliere un nome di alto profilo da seguire sulle orme di Tom Ford e Frida Giannini al timone, nomina Alessandro Michele relativamente sconosciuto, che lavorava come designer interno a Gucci dal 2002.
Una riunione di caffè iniziale è diventato un pranzo di quattro ore: mentre Michele discuteva la sua visione per il futuro di Gucci, Bizzarri cominciava a capire di avere la persona giusta internamente.

Solo 5 giorni per creare la sua prima collezione

Dopo essere stato nominato direttore creativo nel gennaio del 2015, Michele ha impiegato solo cinque giorni per creare la prima collezione maschile per l’autunno/inverno. Un mese dopo era pronto con lo show femminile.
Abbiamo gettato via gli appunti preparati da Frida Giannini e abbiamo creato il nostro show in cinque giorni” – dice Bizzarri. “L’unico modo per comunicare la nostra strategia futura è stato attraverso la passerella.”

Il ritorno del logo Gucci

Alessandro Michele ha deciso di rivisitare il logo, resuscitando il trascurato doppio motivo GG di Gucci Degli anni ’80 e rielaborandolo per un pubblico moderno. Presente sin dalla prima sfilata, così come le righe rosse e verdi.
“Il logo è tornato” – dichiarava Michele – in passato, Gucci non ne andava più troppo fiero, ma dovrebbe essere orgoglioso di questo come emblema con 95 anni di storia. Il logo è un incredibile strumento potente per Gucci e dovrebbe diventare desiderabile come una borsa in pelle”.
Alessandro Michele riprende il logo Gucci con un approccio giocoso e quasi irriverente, lo accosta ai fiori, lo accoppia con motivi cartoonish.
Non vedevo l’ora di mettere le mani sul logo”  – disse Michele. “È stato come disegnare la Mona Lisa. La doppio G è come un geroglifico che tutti conoscono e che io ho potuto utilizzare come la ciliegia sui miei disegni. Era un rischio e le opinioni sono state divise in un primo momento, ma alla fine ha pagato.

Il grandissimo successo del “gioco” di Michele

E Bizzarri ha sottolineato: “Alessandro aveva una completa libertà creativa, e il modo in cui ha giocato con il logo è stato un grande successo. Abbiamo venduto 600.000 prodotti dalla nuova collezione e attirato mezzo milione di nuovi clienti“.
In linea con questo nuovo approccio, è stata presa la decisione di Gucci di collaborare con l’artista graffiti New York Trouble Andrew per l’autunno/inverno 2016, invitandolo a contrassegnare cappotti, borse e gonne con il suo contraffatto ‘Gucci Ghost’ GG. Su Instagram e Snapchat ha spopolato.
Il nuovo direttore creativo Gucci ha decisamente stupito tutti. Quest’estate sono pronta a scommettere che il trompe l’oeil trionferà e che i gufi, gli unicorni e i mini pony cederanno il regno al serpente. Voi che ne dite?

Ida

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