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The adventures of Alice a Roma: perché di un’amara delusione

mostra alice roma recensioni

Mostra Alice Roma recensioni: purtroppo l’esperienza della mostra di Alice a Roma non è degna (a parer mio) di ricevere troppi complimenti. Vi spiego perché.

Le sognatrici e le appassionate di Alice dai 18 anni in su sogneranno ben poco, perché non troveranno niente di entusiasmante, niente di più bello rispetto a tutto quello che sinora è già stato visto e prodotto.

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Ingresso mostra Alice Roma
Sarà che ho apprezzato dal vivo le ambientazioni del Paese delle meraviglie riprodotte a Disneyland Paris e ho amato la versione romantica e ben disegnata di Walt Disney (1951) e quella del ritorno di Alice in Wonderland ad opera di Tim Burton (2010), che questa non saprei proprio dove collocarla.

Le illustrazioni “vintage” stridono a dir poco con la promessa di interattività. Nostalgia? Ma di cosa?

In fila in biglietteria partiamo subito con il piede sbagliato: una signora stava chiedendo il rimborso dei 48 euro spesi per lei e la sua famiglia: si era sentita presa in giro. Nulla di interattivo e immersivo come promesso: solo schermi giganti (così sosteneva).

La signora in fila dopo di me con 5 biglietti appena presi, ha cercato di vendermene uno: spaventata si era pentita di averli acquistati. Dopo averli venderli tutti se ne va, io pago comunque e prego che la signora numero 1 fosse stata di grande pretese.

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Spiazzo che precede lo spazio dove si tiene lo show
Entro in un atrio e leggo la storia del romanzo, esco e mi ritrovo in uno spiazzo: un piccolo labirinto disegnato, una campana per far giocare i bimbi, un po’ di carte cartonate. Proseguo ed entro in uno spazio buio che precede l’ingresso dello show. Nell’attesa (mancavano 20 minuti) un punto vendita e qualche proiezione dei personaggi.
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Mostra Alice Roma recensioni: i personaggi illustrati? Descritti come “vintage”.

La verità è che dopo Walt Disney e il livello di animazione raggiunto oggi, riproporre le illustrazioni semi-originali non mi è sembrata un’idea apprezzata (la mostra recita: “illustrazioni dallo stile retrò sulla base delle illustrazioni originali di Sir John Tenniel”).
La promessa è quella di un percorso interattivo e immersivo, la verità è che il percorso per arrivare allo show è miserello e lo show in sé altro non è che una proiezione a tutto tondo. Immersivo si, interattivo direi di no.
Solo l’ingresso per raggiungere gli schermi (che riproduce il buco dove Alice cade inseguendo il bianconiglio) è di grande effetto. Ma non fai in tempo a guardarlo che le persone ti camminano di sopra.

Per il resto viene riprodotto l’intero libro, ma le illustrazioni sono grezze, quasi abbozzate. Il racconto fedele all’originale (in centro le pagine del libro scorrono e ho l’impressione che a leggere l’intero libro non finiremo mai più).

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Conoscere la storia a memoria non mi aiuta a tenere desta l’attenzione. Ho voglia di andarmene, non posso nasconderlo.

Anche le fan più sfegatate con tanto di cerchietto e maxi fiocco guardano annoiate il cellulare.
A fine show una piccola consolazione per i più piccoli (sconsolati): un’area giochi dove saltare a più non posso (ma i genitori devono sorvegliare).
E l’interattività? Due schermi che puoi toccare e si illuminano. Per finire ancora Candy shop e ancora shop.
La cosa più bella? Il sito internet della mostra. Peccato inganni un po’.

Ida

  • Anonimo

    condivido!!!! che delusione mamma !!!!!!!

    11 Dicembre 2016 at 8:57 Rispondi
  • Giusy Manzella

    Avevo già letto commenti negativi! Peccato, volevo andarci per sognare un po' ma a quanto pare c'è ben poco per farlo! (Soldi del biglietto risparmiati, grazie!)

    12 Dicembre 2016 at 12:04 Rispondi

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