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Mostre di moda a Roma: ci pensano Gattinoni e Accademia Italiana

Io non so se sono indispensabile a questo mondo, ma senz’altro so di essere io ad aver bisogno di stare in questo mondo“. È così che risponde Andrea, 21 anni, studente del corso di Fashion Design dell’Accademia Italiana a Roma quando gli viene chiesto se e perché il suo contributo personale potesse essere importante per il futuro del mondo della moda.
Aveva iniziato con un timido “non so”, per poi stupire, subito dopo, con una disarmante espressione della sua anima.
Ed è così che mi son parsi gli studenti di questa prestigiosa Accademia di Moda: timidi e impacciati solo in apparenza, risoluti e capa tosta nella sostanza. Lo conferma Stefano Dominella, Presidente di Gattinoni Couture, quando asserisce quanto sia praticamente impossibile fargli cambiare idea. Lo fa durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina per la presentazione di un progetto interdisciplinare che ha coinvolto gli studenti di moda, design e gioiello. Il progetto si è naturalmente trasformato in una elegante mostra che rimarrà aperta al pubblico dal 29 maggio al 25 luglio 2014 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00.
Sfida del progetto dopo un semestre di studio e duro lavoro: reinventare lo Stile Gattinoni realizzando abiti e gioielli ispirati ai quattro periodi storici più significativi della Maison, riscoprendo le tracce che il passato ha lasciato nella vita del celebre atelier romano. 
Dagli anni ’50, quelli della Dolce Vita e quelli in cui è nata la griffe attraverso il talento della fondatrice Fernanda Gattinoni, agli anni ’60, quando in atelier c’erano ormai oltre 120 dipendenti e si lavorava per realizzare gli abiti di Audrey Hepburn del film Guerra e Pace che avrebbero ottenuto una nomination all’Oscar e lanciato lo stile Impero. 
Dagli anni ’80, con l’arrivo di Raniero Gattinoni, figlio di Fernanda, che affianca l’Alta Moda al prêt-à-porter e la esporta in tutto il mondo; agli anni ’90 con l’arrivo del direttore creativo Guillermo Mariotto e il suo estro che trasforma ogni sfilata in un vero e proprio spettacolo.
L’allestimento, interamente progettato e realizzato dal dipartimento di Interior Design dell’Accademia, si snoda in tutta la superficie della Sede dando origine a un percorso creativo denso di significati nella sua semplicità. 
I pochi mezzi messi a disposizione, infatti,  hanno dimostrato a tutti i presenti che quando esiste estro e passione, non c’è sempre bisogno di tessuti pregiati; a volte anche la carta può fare miracoli.
Lo stile Gattinoni reinventato dagli studenti dell’Accademia Italiana. Ispirazione Candy (anni ’60).
Lo stile Gattinoni reinventato dagli studenti dell’Accademia Italiana. Microcouture: dagli anni ’90 a oggi.

I ragazzi hanno saputo guardare oltre, inserendo elementi completamente nuovi: gli anni ’60 sono diventati dolci e caramellosi, quelli odierni si sono lasciati contagiare da Tim Burton.
Lascio a voi la curiosità di andare a scoprire dove e perché c’è anche lo zampino di questo straordinario regista.
Potete visitare la mostra presso l’Accademia Italiana Arte Moda Design, Piazza della Radio 46, Roma

… Dimenticavo… ho un regalo per loro… immagino li renderà orgogliosi…

Ida

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