È ormai acclarato: è assolutamente nail art mania! Alzi la mano chi di voi l’ha sperimentata almeno una volta!
È sufficiente guardare le recentissime Olimpiadi o le passerelle per capire quanto lo smalto sia diventato ormai un accessorio importantissimo, come una borsa o un paio di scarpe da cambiare a seconda dell’umore o dell’occasione.
Il nuovo accessorio però, diventa sempre più ricercato e sofisticato. Impossibile sentir parlare di semplice smalto, oggi le parole d’ordine sono decorazioni e fantasia!
Ci si sbizzarisce con i “patch”(Essence o Dolce & Gabbana)
la Bubble Nail Art: una cascata di minuscole perline iridescenti che creano un divertente effetto 3D (Ciate Caviar)
o lo smalto “crackling”, graffiti che dir si voglia, per ottenere in pochi secondi un risultato marmorizzato (Layla, Pupa, Essence, l’hanno fatto un pò tutti).
Ma quando è nata questa tendenza?
Nel ventesimo secolo, con la moda, anche la decorazione delle unghie, come parte integrante del make-up e della cura del proprio look, ha seguito diverse tendenze: dalle unghie rosso fuoco delle star degli anni Cinquanta, alla manicure francese degli anni Sessanta, alle unghie molto lunghe, spesso finte, degli anni Settanta, ai colori vivaci degli anni Ottanta.
La scelta delle nuance è sempre stata molto ampia, ma le tecniche erano più o meno sempre le stesse: una buona manicure di base, seguita dalla stesura dello smalto.
È a metà degli anni Novanta, negli Stati Uniti, che nasce una tecnica che cambierà radicalmente il nail concept. Una tecnica che consente finalmente di ricreare la superficie dell’unghia, ricostruendola attraverso gel o polvere acrilica. Unghie artificiali applicate sopra quelle naturali. È la nascita della nail art moderna.
La superficie ricostruita dell’unghia appare talmente uniforme, lucida, molto più lunga e resistente rispetto all’unghia naturale che quasi da subito si è capito quanto potesse essere facile e divertente sbizzarrirsi realizzando decorazioni di ogni tipo.
Dapprima a mano (e da lì il fiorire di centri specializzati in unghie e nulla più!), poi “preconfezionati”.
Vi lascio con i miei preferiti.
Nail art 2014 |
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Qual’è il vostro preferito?
Anonimo
Interessante leggerne la storia! I nail bar prima non esistevano proprio!! Devono tutto alla "scoperta" degli americani!
Anonimo
Mi piaciono tanto quelle rosa con i brillantini.
Anonimo
trovo le unghie blu fantastiche