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Saluto al 2014

È finito un anno prezioso.
Un anno in cui ho deciso di scommettere su un lavoro quasi impossibile e su un futuro incerto e visionario.
Il futuro è anche e soprattutto mio figlio, a cui racconterò che la mamma ha creduto e sperimentato che non è mai troppo tardi per scoprire la propria strada e che anche lui dovrà e potrà prendersi il suo tempo…
… anche quando (quasi) nessuno sarà disposto a crederci più, 
anche quando l’età anagrafica gli suggerirà che non è il caso di rischiare, 
anche se la strada dovrà trovarla da sola,
anche se i momenti in cui si scoraggerà e avrà voglia di tornare indietro sembreranno troppi, ma proprio in quei momenti dovrà crederci fortissimamente.
Un giorno gli potrò dire che è tutto sempre più difficile in questo mondo e sì, tante cose fanno schifo, tante altre sono ingiuste, ma chi semina continuerà sempre a raccogliere e chi crede che nel tentativo non vi è mai fallimento verrà premiato. Perché io l’ho vissuto.
Gli racconterò anche dell’amore. Dell’amore che ha generato lui.
Aveva 10 giorni quando ho deciso di coprirlo ben bene con un piumino a forma di stellina e portarlo con me all’aria aperta. Ci siamo seduti per riposare ed è lì che ho assistito al trionfo inaspettato dell’amore.
Ho visto una bambina sorridermi emozionata e complice, come se avesse appena visto un luogo magico, nonostante fosse tirata da una mamma frettolosa. Ha proseguito la sua strada mettendosi improvvisamente a saltellare felice, lanciandomi un ultimo sguardo.
Ho visto una coppia di anziani guardarlo e subito dopo guardarsi inteneriti prendendosi la mano, poi fermarsi e chiedermi come stessi e quanto tempo avesse il piccino, per contemplarlo meglio.
Ho visto una famiglia straniera intera fermarsi tutta intorno a me e ascoltato il papà intento a raccontare in inglese ai suoi bambini che anche loro erano stati così piccoli e teneri… prima di diventare delle piccole grandi pesti…
Ho visto sorrisi e sentito calore, come se tutto il mondo fosse buono e come se un neonato potesse salvare il mondo

E se fosse veramente così?

Ida

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