Scarpe made in Italy: le scarpe più belle le ho viste al Micam e arrivano dalle Marche, regione in cui si producono le scarpe migliori al mondo. Vi racconto la mia esperienza e le mie scoperte.
Produrre scarpe di qualità costa.
Costa soprattutto tempo.
Quello che tutti dicono di non avere più.
Chi ha voglia di aspettare 4 giorni per vedere finite un paio di scarpe con la tecnica di tintura in capo come fa Lemargo?
Chi ha voglia di sperimentare, di andare alla ricerca di tessuti nuovi, di osare e di immaginare una scarpa che prende forma solo a partire da un pezzo di stoffa come fa Lorena Paggi?
Chi, pur essendo a capo di una impresa, dopo decenni, si mette ancora a realizzare a mano tutti i primi prototipi di scarpe per mostrarli a chi dovrà riprodurli come fa Luca Iachini?
Solo chi ha una grandissima passione. Talmente grande da resistere ai costi eccessivi, ai rischi, ai grandi colossi, al tempo che sfugge, alle idee copiate.
Scarpe made in Italy: cosa ho scoperto al Micam
Lemargo, Lorena Paggi, Luca Iachini. Sono solo i primi imprenditori che ho incontrato lungo il mio cammino in una giornata intensissima al Micam, il più importante evento espositivo internazionale dedicato al mondo della calzatura.
Grazie a CNA Federmoda (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) ho avuto la grandissima opportunità di ascoltare la storia degli artigiani imprenditori che continuano a lavorare con le mani, con la testa e, soprattutto, con il cuore.
Ho toccato, annusato, compreso e riscoperto il valore del vero Made in Italy, ormai sempre più raro.
Ho stimato chi resiste e si prende il tempo necessario per produrre un paio di scarpe made in Italy che non servono solo a camminare.
Si, perché sono gli artigiani stessi a essere per primi grandissimi appassionati e collezionisti di scarpe, come se fossero gioielli da esporre, guardare e riguardare innamorandosene di nuovo ogni giorno.
Ecco perché ci tengono a pensarli e riprodurli loro stessi ed ecco perché le loro scarpe assomigliano, molto spesso, a loro.
Scarpe made in Italy: a realizzarle artisti artigiani visionari
Avere l’opportunità di parlare con chi ha l’idea creativa, mi ha permesso di cogliere le similitudini tra lo stile delle collezioni e quello del “creatore creativo”.
Fai quello che ti piace e che ti metteresti in prima persona.
Che privilegio poterlo fare?
Un privilegio che ha dei costi, magari anche quello di non essere compreso del tutto in Italia, motivo per il quale il mercato principale di molti degli artigiani marchigiani non è l’Italia ma l’estero: spiccano il Giappone, la Russia, Inghilterra. Tre paesi che non hanno paura di osare e che scelgono di spendere dando il giusto valore ad accessori non realizzati in serie, non uguali a tutti gli altri, ma originali, unici e di grandissima qualità.
Questo é quello che mi porto via dopo averli conosciuti, un giro lungo una regione intera: quelle delle Marche e di tante famiglie unite.
Erika Rocchi, tra le poche in Italia a realizzare scarpe che vanno dai 32 al 45. Luca Verdi che brilla tanto da riuscire a farci sentire delle vere principesse, Fiori Francesi, che produce scarpe made in Italy delicate ed essenziali, Hice che affronta con stile il freddo polare, Fiorangelo che pensa a tutte le donne e le veste con classe, Gianros, ormai punto di riferimento internazionale per la produzione di mocassini cuciti a mano per donna e uomo, ma che non dimentica mai di essere partito da un laboratorio allestito nel garage sotto casa, Paul Silence che sceglie il colore della pelle di ogni singolo paio (come vedrete in video) solo quanto sente un’emozione, Lella Baldi che non ha mai paura di osare, Barleycorn che realizza scarpe uniche nel suo genere: una nuova concezione di prodotto dall’attitudine sportiva che non rinuncia al design d’ispirazione Inglese, Giampaolo Viozzi contraddistinto da un mix perfetto tra artigianalità e attenzione alle tendenze.
Chiudo con una delle frasi del brand di scarpe made in Italy Lemarè che mi hanno particolarmente colpito e credo riassumano bene tutto quello che ho vissuto e che ho cercato di raccontarvi.
Supportiamo il made in Italy noi per primi. Farlo vuol dire scegliere la passione, la famiglia, il sogno, la “resistenza”. A tutto e tutti.
E se non vi ho ancora convinto, vi lascio un piccolo video realizzato al Micam insieme al mio compagno di viaggi Pierluigi Musco. Godetevelo e fatemi sapere cosa ne pensate ♥
Marina
Sono veramente una bellezza questa scarpe! E poi che particolari insoliti! Peccato che il Made in italy stia svanendo sopratutto nella grandi città… Non riesco a trovare più le botteghe di un tempo…
Fra
Davvero molto bello questo micam
Credo che scoprire e toccare con mano l’artigianato madenin Italy sia sempre interessante
Myriam
Sono innamoratissima del Micam! Conto di tornarci presto
Esmeralda Evangelista
Il veto made in Italy credo sia un tesoro inestimabile che dovremmo proteggere e difendere con orgoglio e passione. Solo noi riusciamo a realizzare tanta bellezza.
Camilla
Ma cosa si fa a non impazzire davanti a tutte queste scarpe meravigliose!
Il Micam dev’essere davvero interessante da visitare!
XOXO
Cami
Ida
moltissimo devo dire!
BlocNotes Lifestyle
Che bello il video e quante magnifiche creazioni da uomo e da donna, hai ragione le scarpe più belle le produciamo proprio in Italia!
Francesca
Molto particolari queste scarpe. Viva il Made in Italy.
Sara Alessandrini
Io sono un appassionata di scarpe…sembrano davvero bellissime!!! Andrò a dare uno sguardo 😉
Raffaella
La cosa che mi colpisce di più di queste calzature è proprio la ricercatezza dei dettagli!
Kiki Tales
Queste scarpe sono troppo belle. Si vede che c’è uno studio appassionato dietro!
IlmondodiChri
io adoro le scarpe e qst sono super 🙂 .
Alessia Fantini
Le scarpe bordeaux di Lella Baldi mi hanno conquistata!!
greta
Già solo il fatto che ci sia il made in italy tutto è top….. poi l’Italia è famosa per le scarpe…. sono davvero molto belle.
maryd
Ciao! Da appassionata di scarpe non posso che essere abbagliata da un evento come il Micam. Poche volte ci si rende conto del grande lavoro dietro ad un semplice paio di scarpe che comporta la ricerca certosina dei dettagli con cui distinguerlo da un altro, del materiale e, soprattutto, della manodopera specializzata.
Maryd