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Street Style Milano Fashion Week: solo un’altra sfilata in strada? Ecco cos’è cambiato

Vi ho spiegato in un articolo precedente cosa fosse lo street style, come fosse nato e con quale scopo.
Un intuizione (degli stilisti) quella di iniziare a fotografare (negli anni ’60) la gente comune in strada e di lasciarsi ispirare da operai e studenti per farsi venire nuove idee. 
La strada diventa vetrina e i fotografi iniziano ad essere assoldati dalle riviste di settore e dagli stilisti per scovare i look di street style più cool e innovativi.

Fonte: maylovefashion.net
Oggi sfogliavo una delle tante gallery e riflettevo sul fatto che gli stilisti hanno ormai poco da prendere spunto: sono loro stessi, infatti, a intercettare gli influencer, le modelle, gli ospiti vip delle loro sfilate e vestirli da capo a piedi, così da ottenere scatti e visibilità preziosa anche fuori dalle passerelle.


Un brutto circolo vizioso: nello street style oggi c’è pubblicità molto poco velata e pochissima spontaneità.
E allora forse i “beneficiari” degli scatti di streetstyle cambiano: non più gli stilisti, ma:

1) gli influencer che vogliono apparire nelle riviste, 
2) le riviste stesse 
3) gli appassionati che consultano le riviste in cerca di ispirazione per costruire i propri look.

Fonte: gemologue-liza-urla-london-fashion-week-ss16

E se c’è chi esagera a vincere, però, deve essere sempre la sobria eleganza ma, soprattutto, la moda “vera”.

Per le strade, invece, ogni giorno durante la settimana della Fashion Week, specie a Londra e a Milano, sembra che siano in tanti ad essere scappati dal circo, si combatte a colpi di stravaganza: se non sei strano, spesso, è difficile essere immortalato. Da qui la corsa a cercare look improponibili, coloratissimi e strampalati per riuscire a catturare l’attenzione.

Divertente da guardare, ma inutile.


Sembra spesso che importi poco se quel look non farà tendenza, a fare tendenza vogliono essere le persone che lo indossano.


Bill Cunningham

Per fortuna non è sempre così, ci sono riviste e fotografi (come l’ormai famoso fotografo di street style Vincenzo Grillo – bello conoscerlo e fiera che abbia le mie stesse origini “vibonesi”) che cercano ancora di fotografare i look sobri ed eleganti, quelli che possono veramente dare idee concrete a chi guarda e legge.


Bill Cunningham, padre dello street style, morto 3 mesi fa a 87 anni, ha continuato a scattare sempre affermando sempre la stessa cosa: «Non sono interessato alle celebrity che indossano gli abiti che sono stati dati loro gratis: a me interessano i vestiti».

E allora, tendendo conto dell’evoluzione dello street style, vi presento un bellissimo esempio di sobrietà e di praticità, con piccoli tocchi di colore e pacata stravaganza: quello della fashion blogger Sabrina Musco. Per due semplici motivi:

  1. Potendo scegliere, ha mantenuto la sua personalità preferendo quasi sempre scarpe basse, senza timore di sembrare meno alta e meno figa.
  2. Non ha mai esagerato, fornendo spunti davvero interessanti e alla moda per completare look pratici e confortevoli, anche per tutti i giorni.
Brava Sabrina! 

Che ne pensate?

Ida

  • Riccardo Onorato

    Che bella Sabrina. Look bellissime. E la scelta migliore è stata quella delle scarpe. Le prime sono meravigliose!

    27 Settembre 2016 at 18:28 Rispondi

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