Non è la Rai torna in televisione! Ecco chi erano le influencer degli anni ’90
Non è la Rai quest’anno, a Settembre, compie 25 anni. Mediaset Extra la celebra domani 12 giugno facendo un regalo a tutti gli appassionati mandando in onda una maratona di 16 ore dedicata alla trasmissione: dalle 10 del mattino fino all’alba del giorno seguente con il Maurizio Costanzo Show e la puntata “Ambra contro tutti” trasmessa nel 1997.
Non è la Rai |
E il gioco dello zainetto di Ambra? Non è antesignano di quello che hanno iniziato a fare le Youtubber anni fa (“What’s in my bag” ovvero “indovina cosa ho dentro la mia borsa”)?
“Non è la Rai per me è stata l’apertura su un mondo che ho amato fin da piccola, quello dello spettacolo e, ancor di più, della danza.
Le prove, la musica, l’atmosfera, l’emozione di essere in onda. Il tutto vissuto con un’età che è quella della speranza e anche della possibilità di scegliere liberamente. Avevo 18 anni, quindi ero tra le più “anziane”, diplomata e iscritta all’università!
Non è la Rai è stato un fenomeno di divismo, perché c’erano migliaia di ragazzine e ragazzini che ci seguivano, in tutti i sensi, che lo hanno reso tale. Io mi ritrovavo fans sotto casa; quando arrivavo al Palatino mi si buttavano sulla macchina… (infatti poi, vista la foga quasi folle dei fan, l’accesso è stato vietato a tutti). Ognuno aveva la cassetta della posta dedicata e ogni giorno arrivavano migliaia di lettere! Era tutto a dir poco pazzesco!
Da lì sono passata a vari programmi televisivi e per 10 anni ho ballato in diverse trasmissioni con i migliori coreografi e showmen, tra cui Corrado. Sono sempre stata la voce fuori dal coro, perché oltre ad avere una passione per la danza, ero spudoratamente innamorata di Dante e Leopardi.
Non è la Rai è stato un fenomeno di costume, un esperimento ben riuscito, antesignano di “Amici”, è stato tutto quello che le ragazze desideravano essere in quel periodo.
Qualcuno ci cantava dietro “Delusa“… ma ritengo sia deluso chi non riesce a trasformare la propria esperienza in un’occasione per crescere. Noi siamo cresciute, ognuna ha preso la sua strada e ha vissuto il suo tempo. Sono felice di averne fatto parte e di aver sfatato la convinzione di allora che si basava sull’equazione inversamente proporzionale “più tette meno cervello“!
Tania Mazzoleni lo ha certamente sfatato perché oggi ha ideato un concept store unico nel suo genere in Italia – Mad Zone – che riesce a essere unico proprio grazie alla sua testa, al suo gusto e alla sua capacità raffinatissima di fare scouting nel mondo per portare, in quel di Via Brera, solo i talenti migliori del mondo nel settore della moda, dell’arte e del design.
È così che Tania riesce a intrecciare storie che provengono da mondi diversi e a incastrarle come se facessero tutte parte della stessa incredibile storia.
Poi c’è la sua bellezza, che non riesce a passare mai inosservata e che la aiuta ad essere la migliore vetrina del suo store.
Siete curiosi di visitarlo? C’è da esserlo, ve lo assicuro.
Fateci un salto. Intanto, domani, sintonizziamoci su Mediaset Extra. Io spero di poter giocare ancora una volta al gioco dello zainetto di Ambra, voi?