Sabot Gucci: belli o brutti? Sono tante le ragazze che mi scrivono e che mi chiedono come sia possibile che sia tornata una moda che a tanti sembra “terribile”: quella delle scarpe a punta che lasciano il tallone scoperto.
Ma come si chiamano? In passato sabot, oggi sembra suonare meglio il termine “mules”. Gucci, invece, preferisce chiamarli slippers, altri ancora parlano di babouche.
Insomma, una grande confusione e tanto rumore (per nulla) per rendere più orecchiabile e cool quella che qualcun altro chiamerebbe semplicemente ciabatta (couture).
I sabot Gucci (o mules)?
Uno dei primi a (ri)lanciare la moda ultimamente è stato proprio Gucci con le sue ormai famosissime Princetown, aggiungendo – come se non bastasse – anche un po’ di pelliccia calda calda (costano 650€).
Nonostante molti siano rimasti inorriditi dalla pelliccia incorporata (me compresa), blogger, vip e celebs non si sono lasciati sfuggire il trend e l’hanno indossato.
Io non credo di riuscire a cedere alla tendenza. Amo i sandali dal tacco alto e se proprio devo scegliere una scarpa bassa preferisco una sneakers. Ma mai dire mai.
Ad ogni modo è impossibile per una fashion blogger come me ignorarli, ecco perché per tutte le amanti di questo nuovo trend consiglio i modelli più interessanti.
Quale modello di sabot scelgo?
Vi direi di preferire un modello abbastanza accollato per stare comodi ed evitare che il piede scivoli mentre camminate. Assicuratevi che la suola sia antiscivolo e poi ricordate di curare il vostro piede (idratate accuratamente i vostri talloni).
Ammetto che la versione dei sabot Gucci è una delle più interessanti. Pelliccia a parte, ce n’è davvero per tutti i gusti: glitterati, maculati, infiocchettati, logati, se avete 650€ da investire perché impazzite per il marchio Gucci, andate a dare un’occhiata sul sito.
Alternative sfiziose low cost con punta aperta (decisamente meglio di quella chiusa) le propone Asos che imita, tra l’altro, la scarpa di gran successo con maxi fiocco di Alessandro dell’Acqua (N°21). Ecco, io vi consiglio un modello del genere piuttosto che quello raso terra e completamente chiuso. Sarà pure moda, ma visto che questo non è un magazine, ma un blog personale, io proprio non ce la faccio a proporvi alternative simili alle Princetown Gucci. Ecco le mie variazioni sul tema.
Ditemi se queste alternative piacciono di più anche a voi! 😉
alice cerea
Chiamali come vuoi, ma sono comodissimi.
Alice Cerea
babywhatsup.com